Maratona delle Dolomiti: Percorso, cenni storici e regolamento

Se ti trovi a visitare la splendida location delle Dolomiti nella prima settimana di luglio, è molto probabile che potrai assistere alla Maratona annuale, una delle manifestazioni sportive più importanti che si svolge sul territorio italiano.

Non farti ingannare dal nome, si tratta in realtà di una gara ciclistica, classificabile come granfondo, che vede sfrecciare gli atleti tra Trentino Alto Adige e Veneto, sfidandosi fino all’ultima curva.

Vediamo quindi come si articola questa suggestiva kermesse sportiva, che si svolge in un contesto naturalistico da favola e vede contendersi il titolo dai principali corridori del momento.

La Maratona delle Dolomiti: cenni storici

La prima volta che si è corsa una Maratona delle Dolomiti in bicicletta era il 1987, esattamente il 12 luglio, quando 177 amanti del mezzo si sono sfidati percorrendo 175 km di terreno differente.

Oltre ai tragitti lineari sono superati ben 7 passi alpini, che hanno mostrato la bravura dei corridori e la loro conoscenza approfondita di un territorio che può risultare aspro e ostico.

Se fino al 1999 si è mantenuta la tradizione di rendere il percorso sempre superiore ai 174 km, dal 2000 in poi si è deciso di accorciarlo, fino ad arrivare ai 138 km che attualmente i ciclisti sono tenuti a completare ogni anno.

Inutile dire come nel corso del tempo sono state sempre di più le persone che hanno deciso di prendere parte a questa suggestiva avventura, costringendo gli organizzatori a stabilire un tetto massimo di 8000 unità, in modo da non creare un affollamento eccessivo che penalizzerebbe lo spettacolo ma anche la sicurezza dei corridori.

La maggior parte degli atleti sono professionisti, ma viene eseguita anche un’estrazione tra coloro che non possiedono i titoli per accedere al percorso ma vogliono ugualmente misurarsi in un terreno di montagna con i più esperti.

Tra i vincitori più noti, ricordiamo Emanuele Negrini, che ha trionfato ben 5 volte nel corso della storia, oltre a personaggi del calibro di Alessandro Paganessi e Marzio Bruseghin, a testimoniare che si tratta di una kermesse seria e prescelta da corridori affermati.

Il record di tempo spetta sempre a Negrini, che nel 2005 ha percorso il tratto a 32,9 km/h, classificandosi al primo posto e compiendo un’impresa non indifferente.

Cosa prevede il regolamento

Partiamo dal presupposto che sono numerosi i percorsi che ogni ciclista ha la possibilità di scegliere in base al proprio livello di bravura e di competenza.

I minorenni e coloro che hanno superato i 64 anni possono compiere solo il percorso medio e quello di Sellaronda, sempre a patto di esibire un certificato medico e soprattutto l’attestazione di attività agonistica.

Per gli altri non esistono limiti se non quelli di tempo, come ad esempio arrivare massimo alle 11.15 al tratto Corvara in direzione Campolongo oppure alle 11.45 al tratto Cernadoi in direzione Passo Giau.

Allo scoccare dell’orologio i cancelli saranno chiusi e gli atleti dovranno necessariamente ritirarsi dalla competizione.

Si parte solitamente alle ore 6.30, con il primo passaggio presso Corvara alle ore 8.30 circa, il tutto documentato dalla Rai in diretta, a testimoniare l’importanza che riveste la competizione a livello nazionale.

Non a caso gran parte del tragitto viene scelto anche in occasione del Giro d’Italia, sia per la bellezza naturalistica del posto sia per le strade che si prestano bene a questo tipo di attività.

Intorno alle 10 è previsto l’arrivo a destinazione di coloro che hanno scelto il percorso medio, mentre chi si è cimentato nelle strade più ostiche è atteso attorno alle 11 se desidera vincere la gara.

Presso il palaghiaccio avviene la premiazione attorno alle 15, con varie categorie che sono celebrate ma un solo trionfatore che rimarrà negli annali della competizione.

I percorsi della Maratona delle Dolomiti

Percorso Maratona Dolomiti

Partecipare alla Maratona delle Dolomiti significa poter scegliere 3 percorsi differenti, che cambiano per lunghezza, dislivello e quindi difficoltà.

Il primo è quello di Sellaronda, con un dislivello di 1790 m e ben 55 km di strada.

Potrebbe sembrare il più breve e agevole, ma in realtà presenta una serie di difficoltà non indifferenti e quindi deve essere percorso comunque da coloro che praticano attività agonistica.

Il percorso medio, invece, si allunga fino a 108 km e presenta un dislivello di 3100 metri, mentre quello Maratona, che da il nome alla competizione, ne prevede 138 e aumenta il dislivello a 4230 metri.

Il punto di partenza è per tutti i corridori quello de La Villa, mentre la prima tappa di Corvara dista solo 4 km.

Da qui si può prendere lo slancio fino al passo di Campolongo, con una strada inizialmente tortuosa ma mai troppo complessa, che si presta a essere percorsa da diversi target di ciclisti.

Dopo aver superato un valico e la nota discesa Arrabbia, si arriva al suggestivo passo Pordoi, che gli amanti della bicicletta amano sfidare e conquistare, seppure non è tra i più impegnativi che si possono trovare lungo il tragitto.

Ammirando il Sassolungo e il Sassopiatto, si arriva fino al Passosella, con un dislivello di 463 metri e una vista panoramica che ripaga della fatica della pedalata.

Dopo aver raggiunto con una discesa Pian de Gralba, si sale fino a Passo Gardena, con un primo e un ultimo tratto che risultano piuttosto impegnativi, mentre la parte centrale della salita è fattibile più o meno per tutti i corridori prescelti.

Con ben 9 km di discesa si termina il percorsi breve, ma coloro che desiderano continuare e misurarsi ancora con le montagne devono scegliere il percorso medio, che da 55 km passa a 108 km.

Il primo tratto è uguale per tutti, ma dopo Pordoi si prende un sentiero diverso, passando per Livinallongo, Ca d’Andraz e Cernadoi, alcune delle perle delle Dolomiti.

Le salite riguardano soprattutto il passo Falzarego e il passo Valparola, con uno strappo del 15% adatto ai più abili, fino ad arrivare al Belvedere del Colle di Santa Lucia, che merita di essere raggiunto solo per la splendida visuale che è capace di offrire.

Per coloro che decisono di percorrere il tratto Maradona, puntando alla vittoria totale della competizione, il versante da affrontare è quello del Flazarego.

La salita più difficoltosa e continua è quella che collega Selva di Cadore e passo Giau, ma coloro che riescono a completarla possono poi discendere felicemente verso Corvara, dove li attende il meritato traguardo a La Villa, che invita a velocità elevate.

Ottenere la splendida medaglia artigianale è un vero e proprio vanto per tutti i ciclisti noti e meno noti, che ogni anno si sfidano per battere i record e sfidare la magnificenza delle Dolomiti, godendo di scorci unici sul verde circostante.

Il costo d’iscrizione è di 160 euro, mentre le commissioni di pagamento variano a seconda del percorso prescelto.

Dopo il successo dell’ultima edizione del 2022, che ha contato ben 7000 partecipanti, vediamo quali sorprese ci verranno riservate nel luglio 2023, con la certezza di avere sempre come sfondo una cornice unica nel suo genere e ricca di fascino.

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