Correre fa andare in bagno: Perché la corsa è un alleata per combattere la stitichezza

Che correre faccia bene alla salute e aiuti a dare sfogo alle tensioni accumulate durante la giornata non è certo una novità. Ma oggi vogliamo concentrarci su un aspetto della corsa che spesso viene ignorato, e cioè il fatto che questo meraviglioso sport può rivelarsi un prezioso alleato dell’intestino nella lotta alla stitichezza.

È ormai assodato che il running sia in grado favorire la motilità intestinale, aiutando a trovare la propria regolarità. Chiaramente deve essere praticato con costanza, altrimenti i benefici saranno solo occasionali e di poco conto.

Ma perché correre fa andare in bagno? Nei seguenti paragrafi cercheremo di rispondere a questa domanda facendo luce con un linguaggio accessibile sull’interazione tra corsa e intestino.

I 3 motivi per cui correre fa andare in bagno:

mal di pancia dopo la corsa

È stato dimostrato che chi pratica attività fisica va di corpo più spesso di chi è sedentario. Lo stretto legame tra movimento e intestino è più evidente negli sport di resistenza, come la corsa, che può quindi rappresentare un valido rimedio contro la stipsi.

Le ragioni che spiegano l’impatto della corsa sul buon funzionamento dell’intestino sono sostanzialmente tre. Eccole qui nel dettaglio:

  • Correre stimola la peristalsi

Correre fa andare in bagno perché i movimenti sussultori che caratterizzano questo sport stimolano la peristalsi intestinale, ovvero l’insieme delle contrazioni delle pareti dell’intestino che mescolano il cibo e lo fanno progredire fino all’ano.

Per inquadrare meglio l’argomento, è bene sapere che il complesso meccanismo della peristalsi include due tipi di movimento: le contrazioni di rimescolamento, che avvengono di continuo e hanno lo scopo di rimescolare il contenuto enterico, e quelle di massa, che si verificano 3-4 volte al giorno e determinano un rapido deflusso del chimo, il liquido lattiginoso carico di nutrienti proveniente dall’intestino tenue. Abbandonato il tenue, il chimo prosegue verso l’intestino crasso, dove viene trasformato in feci.

Quando queste ultime arrivano nel retto, si innesca il riflesso della defecazione, che insorge abitualmente nei momenti successivi al risveglio, favorito dalla stazione eretta e dai primi movimenti.

Ne consegue che la corsa, con i suoi movimenti continui e sussultori, stimola i muscoli dell’intestino deputati al processo di peristalsi, favorendo la motilità intestinale e quindi la defecazione.

  • Correre tonifica i muscoli addominali e perineali

Durante la defecazione è necessario contrarre i muscoli addominali e rilassare il pavimento pelvico. Questo distretto è coinvolto sia nella funzione di continenza, chiudendo il canale anale, sia in quella di evacuazione, rilassandosi.

Quando i muscoli del pavimento pelvico sono tesi, la persona non riesce a defecare anche se avverte regolarmente lo stimolo. In presenza di questa condizione, definita in gergo medico “dissinergia pubo-rettale”, la corsa può rivelarsi un potente alleato in quanto permette di recuperare un giusto rapporto tra la contrazione addominale e il rilassamento pelvico.

A questo punto va però aggiunto che anche la posizione che assumiamo quando ci sediamo sul water può rendere più difficile l’evacuazione delle feci in quanto tende a ostruire il retto. A tal proposito ci preme sottolineare che la posizione accovacciata, cosiddetta “alla turca”, è certamente la più corretta in quanto è quella che più di tutte favorisce il rilassamento del muscolo pubo-rettale, diminuendo lo sforzo necessario per defecare.

Tale posizione può essere replicata sistemando uno sgabello sotto i piedi per sollevare le gambe, con il risultato di creare un angolo di 35° fra busto e arti inferiori.

Preso atto di ciò, non possiamo tuttavia affermare che il solo cambio di posizione sia sufficiente a risolvere un problema di defecazione ostruita. Per ottenere risultati positivi occorre necessariamente eseguire degli esercizi di riabilitazione perineale sotto la guida di un esperto.

  • Correre favorisce l’equilibrio elettrolitico dell’organismo

Il terzo e ultimo motivo per cui è difficile trovare dei runner stitici è che la corsa contribuisce a mantenere l’equilibrio elettrolitico e idrosalino dell’organismo. Per capire meglio questo aspetto, facciamo un passo indietro. Per funzionare, l’intestino necessita di acqua, indispensabile per rendere le feci più morbide e aumentare la velocità del transito intestinale. Inoltre, il giusto apporto idrico favorisce i movimenti peristaltici e la conseguente espulsione delle feci.

Tornando alla corsa, durante la performance si avverte di più lo stimolo della sete, importantissimo per mantenere in equilibrio il bilancio idrico. In realtà, sarebbe meglio bere prima della comparsa del riflesso della sete perché quando questo interviene la perdita d’acqua è già abbondante e siamo già un po’ disidratati. Negli sport di resistenza, come appunto la corsa, l’ideale è bere piccoli e frequenti sorsi durante l’allenamento.

La miscela più adatta alle esigenze dei runner dovrebbe essere particolarmente ricca di sali minerali che vadano a reintegrare quelli persi con la sudorazione.

Attenzione, però, a non esagerare: bere troppo durante la corsa potrebbe causare pericolosi squilibri elettrolitici e stimolare il bisogno di urinare durante la performance.

Ovviamente la corsa deve essere inserita in un programma più ampio, che comprenda anche altri aspetti come la dieta e un corretto stile di vita. In particolare, è ormai noto che il segreto per un intestino felice è assicurarsi una buona quantità di fibre, che trattengono molta acqua, aumentando la massa fecale e la velocità del transito intestinale. Anche gli alimenti ricchi di fermenti lattici, come lo yogurt e il kefir, possono aiutare a mantenere una buona funzionalità intestinale.

I probiotici, infatti, contribuiscono a riequilibrare la flora batterica, un insieme di microrganismi indispensabili per una buona digestione e, di conseguenza, per migliorare la defecazione.

Conclusioni:

Concludendo, correre è sicuramente un’attività salutare e anti-stress che ha effetti benefici su molti aspetti della vita. Non c’è quindi da stupirsi del fatto che sia in grado di regolarizzare il transito intestinale.

Grazie alla corsa e ad altri accorgimenti, quali un’alimentazione ricca di fibre e un adeguato apporto di acqua, l’intestino pigro smette di essere lo spauracchio che spesso si crede e può essere risolto senza abusare di lassativi da banco.

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