Age-graded nel running: Cosa significa e come calcolarlo

Il real time conseguito al termine della gara podistica non rappresenta l’effettivo tempo di una gara.

Una delle problematiche rispetto al real time si configura in merito all’impossibilità di poter comparare il livello e la forma fisica di uno sportivo più giovane con uno più anziano.

L’impossibilità di tale comparazione è frutto del fatto che il real time non tiene in considerazione fattori quali l’età o il sesso.

Esistono molteplici metodi che consentono di poter comparare la propria prestazione sportiva con quella fornita da altri runner, fra questi uno di quelli maggiormente efficienti è costituito dal criterio age-graded.

Il criterio age-graded rappresenta una certezza nel mondo del running, esso può essere impiegato attivamente al fine di poter migliorare la propria prestazione sportiva nel corso del tempo.

Il criterio age-graded nel running: in cosa consiste

Il criterio age-graded nel running consente di poter confrontare in modo ottimale il tempo del runner in considerazione dell’età e del suo genere.

Grazie alla suddetta comparazione il runner può analizzare e comparare le proprie prestazioni con la miglior prestazione in riferimento alla sua fascia d’età.

La comparazione effettuata è assolutamente precisa, ebbene nella suddetta vengono impiegati numerosi dati raccolti da Masters Athletics.

Masters Athletics presenta un database all’interno del quale sono contenuti i valori dei record mondiali per ciascuna fascia d’età, sia con riferimento agli uomini che alle donne.

Tale database rappresenta una risorsa per tutti gli amanti del running, essi infatti possono utilizzare tali dati come dei punti di riferimento per poter migliorare la loro prestazione sportiva.

Come viene calcolato il tempo di riferimento

Il tempo di riferimento costituisce la massima prestazione conseguita e registrata da un runner sia esso di sesso maschile o femminile.

I tempo di riferimento con il criterio age-graded viene calcolato considerando l’età del runner e la distanza specifica da lui percorsa.

Il tempo di riferimento costituisce in sostanza la massima prestazione ottenibile da un atleta avente un determinato sesso e una specifica età.

Esso in considerazione della sua certezza viene assunto come un punto di riferimento per tutti gli atleti aventi quella particolare e tà e quello specifico genere.

Al fine di poter calcolare in modo preciso il tempo di riferimento si consiglia di effettuare i calcoli e le stime prendendo in considerazione i tempi teorici di una mezza maratona.

Il calcolo è tanto più accurato quando è minore la differenza rispetto alla distanza impiegata come punto di riferimento e quella della quale si desidera stimare il tempo di percorrenza.

Essere consapevoli del tempo di riferimento di un atleta della medesima età e dello stesso genere offre l’opportunità di poter migliorare la propria prestazione.

Nel caso in cui il proprio record personale è nettamente inferiore rispetto al record mondiale di un uomo o di una donna della medesima età è possibile acquisire la consapevolezza di poter migliorare esponenzialmente la propria performance.

Come anticipato precedentemente, i tempi di riferimento possono essere reperiti facilmente online, questi ultimi sono presenti all’interno dei database della Masters Athletics.

Al fine di facilitare le ricerche degli utenti essi sono suddivisi per genere ed età

E’ possibile comparare l’age-graded tra uomo e donna?

Uno dei dubbi rispetto al criterio age-graded si configura in merito alla possibilità di poter comparare l’age graded fra un uomo e una donna a parità d’età.

In sostanza ci si chiede si sia possibile confrontare le prestazioni di un soggetto di sesso maschile con uno di sesso femminile aventi la medesima età.

La risposta è assolutamente affermativa, è possibile calcolare la % age-graded rispetto alla prestazione sportiva conseguita da uno sportivo e da un’atleta di sesso femminile rapportando e confrontando queste ultime in modo specifico.

Il criterio age-graded consente di poter rapportare le due diverse percentuali di age-graded calcolando l’incidenza del sesso sulle due diverse prestazioni.

L’esperimento in questione è appunto finalizzato alla comparazione di due diverse prestazioni offerte da atleti di sesso diverso ma aventi la medesima età al fine di calcolare la diversa incidenza del genere sulla prestazione offerta dagli atleti.

In conclusione è possibile affermare che il criterio age-graded può essere utilizzato in modo ottimale al fine di comparare le prestazioni fornite da atleti della medesima età ma di sesso differente.

I diversi metodi attraverso i quali è possibile calcolare il tempo di riferimento

Come anticipato in precedenza esistono differenti metodi attraverso i quali è possibile provvedere al calcolo del tempo di riferimento.

Il metodo maggiormente efficiente e completo è rappresentato dal criterio age-graded, quest’ultimo grazie alla considerazione nel calcolo di fattori quali l’età e il genere dell’atleta consente di poter calcolare con assoluta precisione il tempo di riferimento, il quale potrà essere impiegato come punto di partenza per migliorare le proprie performance durante le gare podistiche.

Fra i metodi impiegati per calcolare il punto di riferimento è possibile citare la metodologia basata sul VO2 Max.

Il VO2 Max costituisce un parametro biologico impiegato al fine di indicare il volume di ossigeno massimo che un essere umano può consumare in una determinata unità di tempo.

Al fine di calcolare il tempo di riferimento è necessario provvedere al calcolo del VO2 Max impiegando la formula ideata da Daniels and Gilbert.

Per poter calcolare volume di ossigeno massimo è necessario utilizzare alcuni valori relativi alla distanza percorsa e al tempo espresso in secondi impiegato per ottenere la prestazione sportiva.

Una volta ottenuto il valore concernente il VO2 Max quest’ultimo potrà essere impiegato al fine di calcolare il tempo di riferimento.

In conclusione il criterio age-graded e la formula ideata da Daniels and Gilbert costituiscono degli strumenti attraverso i quali i runner possono prevedere il tempo delle loro prossime gare sulla base delle corse da loro affrontate recentemente.

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